
Gas fluorurati antincendio: cosa cambia nel 2025?
Il settore della protezione antincendio è costantemente interessato dall’evoluzione delle normative ambientali. Ciò riguarda in particolare l’utilizzo di sostanze ad elevato Potenziale di Riscaldamento Globale (GWP). Tra queste, i gas fluorurati (F-gas) hanno rappresentato per anni una soluzione efficace come agenti estinguenti in diverse applicazioni. Tuttavia, il nuovo scenario normativo europeo impone una revisione delle strategie. È necessaria anche l’adozione di soluzioni tecniche alternative.
Quadro normativo di riferimento
La regolamentazione dei gas fluorurati a livello europeo è stata significativamente aggiornata con l’entrata in vigore del Regolamento (UE) 2024/573. Tale regolamento, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, stabilisce disposizioni in materia di contenimento, uso, recupero, riciclaggio, rigenerazione e distruzione degli F-gas, abrogando il precedente Regolamento (CE) n. 842/2006. L’obiettivo primario è la riduzione delle emissioni di questi gas ad effetto serra lungo tutto il loro ciclo di vita.
Un ulteriore elemento normativo di rilievo è il Regolamento (UE) 2025/625 della commissione del 28 marzo 2025. Questo regolamento riguarda i requisiti minimi dei certificati per persone fisiche e giuridiche che operano su apparecchiature fisse di protezione antincendio contenenti gas fluorurati a effetto serra o specifiche alternative pertinenti. Questo nuovo regolamento abroga il Regolamento (CE) n. 304/2008. Quest’ultimo disciplinava la certificazione nel settore degli impianti fissi antincendio e degli estintori contenenti determinati F-gas. Il Regolamento (UE) 2025/625 si applica a chi svolge attività di installazione, riparazione, manutenzione, assistenza o smantellamento di tali apparecchiature, controllo delle perdite e recupero dei gas fluorurati.
Impatto sulle soluzioni tecniche antincendio
Un punto cruciale introdotto dal Regolamento (UE) 2024/573 è il divieto di immissione sul mercato, a partire dal 1° gennaio 2025, di apparecchiature di protezione antincendio che contengono o usano gas fluorurati a effetto serra diversi da PFC o HFC-23. Questi gas sono elencati nell’allegato I del regolamento stesso. Questo divieto avrà un impatto significativo sulle soluzioni tecniche attualmente disponibili. Incoraggerà la transizione verso agenti estinguenti con un GWP inferiore o nullo.
Le normative si applicano specificamente agli impianti fissi di protezione antincendio ed estintori. Un impianto fisso di protezione antincendio è definito come un impianto composto da uno o più contenitori interconnessi, inclusi i componenti associati. È installato per rispondere a uno specifico rischio di incendio in uno spazio definito e che, di norma, non è mobile durante il funzionamento.
Attualmente, i gas fluorurati più comunemente utilizzati in questi impianti sono gli idrofluorocarburi (HFC). Tra questi si annoverano l’HFC-227ea, l’HFC-125 e l’HFC-23 negli impianti fissi, e l’HFC-236fa negli estintori. È importante notare che l’immissione sul mercato di impianti di protezione antincendio ed estintori contenenti perfluorocarburi (PFC) è vietata già dal 4 luglio 2007, sebbene impianti più datati contenenti PFC possano essere ancora in funzione.

Obblighi degli operatori e certificazione
Gli operatori di apparecchiature fisse antincendio contenenti gas fluorurati sono soggetti a una serie di obblighi volti a minimizzare le emissioni. Indipendentemente dalla quantità di agente estinguente contenuto, è fondamentale prevenire le perdite e ripararle non appena possibile.
Per le apparecchiature contenenti una quantità di gas fluorurati pari o superiore a 3 kg, è obbligatorio tenere un registro del sistema. Questo registro deve contenere informazioni dettagliate sull’impianto, sul tipo e la quantità di gas, sulle aggiunte e i recuperi, sulle date e i risultati dei controlli delle perdite e del sistema di rilevamento (se presente), e sull’identificazione del personale o dell’impresa che ha eseguito le attività.
A seconda della quantità di gas fluorurato, sono previsti controlli periodici delle perdite. Per applicazioni contenenti 300 kg o più di F-gas come agente estinguente, è obbligatoria l’installazione di un sistema fisso di rilevamento delle perdite. Questo sistema deve allertare l’operatore in caso di anomalia. Il corretto funzionamento di tali sistemi deve essere controllato almeno una volta ogni 12 mesi.
Le attività di installazione, manutenzione, riparazione, controllo delle perdite e recupero di gas fluorurati in impianti di protezione antincendio devono essere eseguite da personale e imprese in possesso di un certificato appropriato. Il nuovo Regolamento (UE) 2025/625 definisce i requisiti minimi per tali certificati. I certificati devono attestare la competenza del personale nello svolgimento delle attività pertinenti e garantire la manipolazione sicura delle apparecchiature.
Nuovi prodotti e soluzioni
In risposta alla progressiva limitazione dell’uso degli F-gas, il settore antincendio sta investendo nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni alternative sostenibili. Tra queste, si annoverano sistemi basati su:
- Gas inerti: Come argon, azoto o miscele di questi gas.
- Anidride carbonica (CO2): Sia per applicazioni a bassa che ad alta pressione.
- Aerosol: Sistemi compatti ed efficaci per specifici rischi.
- Acqua nebulizzata: Particolarmente indicata per la protezione di volumi e superfici.
È fondamentale che i professionisti del settore (tecnici edili, ingegneri, geometri) si aggiornino sulle caratteristiche tecniche e applicative di queste nuove soluzioni. In questo modo, potranno progettare e realizzare sistemi antincendio efficaci e conformi alle normative.
Etichettatura e identificazione degli agenti estinguenti
Le apparecchiature e i contenitori contenenti gas fluorurati immessi sul mercato nell’UE dopo il 1° aprile 2008 devono essere provvisti di un‘etichetta. Questa deve riportare chiaramente il tipo e la quantità di gas contenuto e la dicitura: “Contiene gas fluorurati ad effetto serra disciplinati dal protocollo di Kyoto”. Informazioni utili possono essere reperite anche nei manuali, nelle specifiche tecniche e nei registri dell’impianto. In caso di incertezza, è sempre consigliabile contattare il fornitore, il produttore o l’impresa di manutenzione.
Sfide future
Il settore antincendio è in una fase di transizione significativa a causa delle nuove normative sui gas fluorurati. L’imminente divieto di immissione sul mercato di alcune apparecchiature contenenti F-gas impone una rapida evoluzione verso soluzioni tecniche alternative e sostenibili. La conoscenza approfondita delle nuove normative, degli obblighi degli operatori e delle opzioni tecnologiche emergenti è fondamentale per garantire la progettazione e la realizzazione di sistemi antincendio efficaci, sicuri e rispettosi dell’ambiente. GAMI si impegna a rimanere aggiornata su queste evoluzioni per offrire ai propri clienti soluzioni all’avanguardia e conformi alle più recenti disposizioni normative.
Contatti
Vuoi ricevere maggiori informazioni?
Scrivici: un nostro addetto ti ricontatterà al più presto!