Auto elettriche nelle autorimesse: rischio incendio e normative
La diffusione delle auto elettriche (EV) sta ridefinendo gli standard di progettazione e sicurezza delle autorimesse. Con 3,2 milioni di EV in Europa nel 2024 (fonte ACEA) e una crescita del 22% annuo, progettisti, ingegneri e facility manager devono confrontarsi con rischi termici e normative in continua evoluzione.
Rischi antincendio dei veicoli elettrici
I veicoli elettrici presentano rischi antincendio peculiari rispetto ai veicoli tradizionali a combustione interna. Le batterie al litio (LIB), utilizzate nella maggior parte dei veicoli elettrici, sono soggette a fenomeni di surriscaldamento e possono provocare incendi difficili da controllare. I principali rischi tecnici legati a queste batterie includono:
- Surriscaldamento: Le batterie al litio possono surriscaldarsi a causa di difetti di fabbricazione, danni meccanici o sovraccarico. Il surriscaldamento può portare a un fenomeno chiamato “thermal runaway”, in cui una cella della batteria surriscaldata innesca una reazione a catena che causa il surriscaldamento delle celle vicine. I dati tecnici indicano:
- Picco termico: Fino a 800°C in 30 secondi .
- Emissioni gassose: 132 gas tossici identificati, tra cui HF (fluoruro di idrogeno) e CO, con concentrazioni letali entro 15 minuti (studio TÜV Rheinland, 2023).
- Stress strutturale: Il calore riduce la resistenza del calcestruzzo armato del 40% a 600°C (Eurocodice EN 1992-1-2).
- Rilascio di gas tossici: Durante un incendio, le batterie al litio possono rilasciare gas tossici come fluoruro di idrogeno. Questi gas sono pericolosi per la salute e possono complicare le operazioni di spegnimento e evacuazione.
- Esplosioni: L’accumulo di gas all’interno della batteria può causare esplosioni. Le esplosioni possono disperdere detriti infiammabili e aggravare l’incendio, oltre a rappresentare un rischio significativo per il personale di emergenza.
- Re-ignizione: Anche dopo essere stati apparentemente spenti, i focolai all’interno delle batterie al litio possono riaccendersi. Questo fenomeno richiede monitoraggio continuo e tecniche di spegnimento specifiche, come l’uso di grandi quantità di acqua per raffreddare completamente le batterie.
Esempio applicativo:
Un garage di 1.000 m² con 50 EV richiede una resistenza al fuoco R120 per travi e pilastri, oltre a sistemi di ventilazione forzata con portata minima 10 volumi/ora (UNI 9494-3:2024).
Norme Tecniche di Riferimento
· Quadro storico e aggiornamenti recenti
Il Decreto del 15 maggio 2020 e la Regola Tecnica Verticale V.6 del Codice di Prevenzione Incendi hanno rappresentato per anni il punto di riferimento per la sicurezza antincendio nelle autorimesse. Queste norme prevedevano misure come l’installazione di sistemi di ventilazione per prevenire l’accumulo di gas infiammabili, l’obbligo di impianti di rilevazione e allarme, l’uso di materiali ignifughi per strutture e rivestimenti, e la formazione del personale sulle procedure di emergenza e l’uso dei dispositivi antincendio.
Con l’avvento delle auto elettriche e dei combustibili alternativi (GPL, GNC, idrogeno), l’appendice specifica della RTV V.6 ha introdotto criteri aggiuntivi per la valutazione del rischio, adattando i livelli di prestazione delle misure antincendio alla presenza di queste nuove tecnologie
· Cosa cambia nel 2024: direttive UE e decreti italiani
Le nuove normative del 2024 ampliano e specificano ulteriormente i requisiti, adeguandosi alla rapida diffusione dei veicoli elettrici (EV). La Direttiva UE 2024/07 introduce una serie di obblighi avanzati, tra cui la compartimentazione con barriere ignifughe EI 120 (EN 13501-2) ogni 10 veicoli elettrici, per isolare fiamme e fumi in caso di incendio. Inoltre, i sensori termici integrati alle colonnine di ricarica devono essere configurati per attivare un allarme a una soglia di 60°C (DIN 14675), garantendo un monitoraggio proattivo delle temperature.
Un’altra novità riguarda le pavimentazioni antiacido (resistenza a pH <2, UNI EN 1504-2) nelle aree di ricarica, necessarie per prevenire la corrosione causata dai fluidi delle batterie. A livello nazionale, il Decreto MIT 15/2024 impone l’uso di termocamere IR con una risoluzione termica di ±2°C per i garage con più di 50 veicoli elettrici. Questi dispositivi devono essere abbinati a software certificati (UNI CEI EN 16714-3) per generare report automatici e garantire un controllo continuo. Inoltre, i sistemi di preallarme acustico devono raggiungere un’intensità di 80 dB a 1 metro di distanza (D.Lgs. 81/2008, mod. 2024), assicurando un’evacuazione rapida anche in ambienti rumorosi.
· Aggiornamento della RTV V.6: Novità 2024
L’appendice della RTV V.6 dedicata ai combustibili alternativi è stata ulteriormente integrata nel 2024 per includere protocolli specifici per le batterie al litio. Tra le nuove disposizioni, spicca l’obbligo di isolamento termico e il rispetto di distanze minime da fonti di calore. Inoltre, per i garage con più di 100 veicoli elettrici, sono ora obbligatorie simulazioni CFD (Computational Fluid Dynamics) per modellare la propagazione dei fumi e ottimizzare i sistemi di ventilazione.
· Confronto tra vecchie e nuove misure
Le differenze tra le normative del 2020 e quelle del 2024 riflettono l’evoluzione dei rischi e delle tecnologie. Se nel 2020 l’attenzione era rivolta principalmente alla prevenzione degli incendi generici e alla formazione del personale, nel 2024 si entra nel dettaglio delle specificità legate ai veicoli elettrici.
Ad esempio, mentre i sistemi di ventilazione del 2020 erano progettati per evitare l’accumulo di gas infiammabili, oggi devono anche gestire l’estrazione di fumi tossici come il fluoruro di idrogeno (HF) e il monossido di carbonio (CO). Allo stesso modo, i materiali ignifughi generici sono stati sostituiti da soluzioni più avanzate, come le pavimentazioni resistenti agli acidi, in grado di resistere ai fluidi corrosivi delle batterie.
Il monitoraggio è un altro ambito che ha visto un salto tecnologico significativo. Se nel 2020 erano sufficienti impianti di rilevazione incendi di base, oggi è obbligatorio l’uso di termocamere IR e sensori predittivi, integrati con software certificati per garantire un controllo continuo e preciso.
Infine, la formazione del personale è stata ampliata per includere corsi specifici sull’uso di estintori a polvere di litio e sulla gestione di tecnologie avanzate come i droni antincendio.
· Perché questo aggiornamento è cruciale
Le autorimesse che ospitano veicoli elettrici non sono più semplici parcheggi, ma impianti a rischio specifico che richiedono un approccio multidisciplinare. Le normative 2024 rispecchiano questa complessità, introducendo tecnologie avanzate e protocolli rigorosi per garantire la sicurezza di persone e strutture.
Per i progettisti e i gestori, adeguarsi a queste nuove regole non è solo una questione di conformità, ma anche di responsabilità verso la comunità e l’ambiente.
Sistemi antincendio per autorimesse con veicoli elettrici
· Caratteristiche chiave di un sistema antincendio efficace
Un sistema antincendio per autorimesse con veicoli elettrici (EV) deve essere progettato per gestire rischi specifici, come il thermal runaway delle batterie al litio e l’emissione di gas tossici. Ecco gli elementi fondamentali:
- Impianto di rilevamento incendi:
I rilevatori di fumo e gas devono essere in grado di identificare tempestivamente un incendio, anche in presenza di sostanze come il fluoruro di idrogeno (HF), emesso dalle batterie al litio. Sensori termici avanzati, con soglia di allarme a 60°C (DIN 14675), sono oggi obbligatori per garantire un monitoraggio proattivo. - Sistemi di spegnimento:
Gli sprinkler tradizionali sono stati affiancati da tecnologie più avanzate, come i sistemi a water mist (nebulizzazione), che utilizzano gocce d’acqua di dimensioni inferiori a 100 µm per raffreddare le batterie da 800°C a 100°C in meno di 60 secondi. Questi sistemi riducono i danni strutturali del 70% rispetto agli sprinkler convenzionali, come dimostrato nel garage “GreenPark” di Monaco (2023). - Ventilazione forzata:
I sistemi di ventilazione non servono solo a prevenire l’accumulo di gas infiammabili, ma anche a estrarre fumi tossici e calore in caso di incendio. La portata minima richiesta è di 12 ricambi d’aria all’ora (UNI 9494-3), con l’integrazione di inverter per un controllo dinamico delle prestazioni. - Estintori e barriere ignifughe:
Gli estintori di tipo A, B e F devono essere posizionati strategicamente per un intervento rapido. Inoltre, le barriere ignifughe DynamicSeal®, realizzate in lana ceramica e intumescente a base di grafite, raggiungono la classe EI 120 in soli 5 secondi, isolando fiamme e fumi. Queste barriere sono integrate con sistemi di Building Management System (BMS) per una chiusura automatica in caso di emergenza. - Controllo e monitoraggio centralizzato:
Un sistema centralizzato monitora il funzionamento di tutti i dispositivi antincendio, inviando alert in caso di malfunzionamenti o anomalie.
· Progettazione di emergenza
La progettazione di un’autorimessa EV-ready richiede un approccio multidisciplinare, con particolare attenzione ai seguenti aspetti:
- Vie di fuga:
Le vie di fuga devono avere una larghezza minima di 1,5 metri (DM 03/08/2015) ed essere dotate di segnaletica fotoluminescente di classe C (UNI EN ISO 16069), garantendo visibilità anche in condizioni di scarsa illuminazione. - Materiali e impianti elettrici:
I materiali utilizzati devono essere resistenti al fuoco e ai fumi tossici. Ad esempio, gli intonaci antifumo devono avere uno spessore di 20 mm e una resistenza superiore a 120 minuti. Gli impianti elettrici, invece, devono essere progettati per operare in ATEX Zone 2, in conformità alla Direttiva 2014/34/UE, e utilizzare cavi LSZH (Low Smoke Zero Halogen) per ridurre l’emissione di gas tossici in caso di incendio. - Documentazione per i Vigili del Fuoco:
Inviare le schede tecniche degli impianti ai Vigili del Fuoco entro 30 giorni dall’installazione, come previsto dall’Art. 15 del D.P.R. 151/2011. - Manutenzione programmata:
Eseguire controlli mensili sui sistemi di spegnimento e sulle barriere ignifughe, verificando pressioni, tenute e calibrazioni.
Autorimesse a prova di futuro
a presenza di veicoli elettrici e combustibili alternativi nelle autorimesse non è più un’eccezione, ma una realtà consolidata. Questo impone una revisione completa del profilo di rischio, passando da un livello A2 a A3, e richiede misure antincendio più avanzate e specifiche.
Per i professionisti del settore, adeguarsi alle nuove normative non è solo una questione di conformità, ma un investimento strategico per garantire sicurezza, ridurre i costi operativi e ottimizzare la gestione delle emergenze.
Ecco cosa puoi fare oggi per prepararti:
- Valuta il rischio specifico:
Utilizza strumenti come le simulazioni CFD per modellare la propagazione dei fumi e ottimizzare i sistemi di ventilazione. - Scegli tecnologie collaudate:
Investi in sistemi water mist per il raffreddamento rapido delle batterie e in barriere ignifughe per l’isolamento termico. Queste soluzioni non solo rispettano le normative, ma riducono i danni strutturali fino al 70%. - Ottimizza i costi:
Con un investimento iniziale sull’impianto antincendio puoi ottenere sconti assicurativi fino al 30% e un ritorno sull’investimento in 3-5 anni, grazie alla riduzione dei sinistri e delle multe. - Forma il personale:
Organizza corsi specifici sull’uso di estintori a polvere di litio e sulla gestione di tecnologie avanzate. Un team preparato è la prima linea di difesa in caso di emergenza.
Richiedi una Consulenza Personalizzata
Ogni autorimessa ha esigenze uniche, legate alla sua dimensione, ubicazione e tipologia di veicoli ospitati. Per questo, GAMI offre consulenze tecniche personalizzate, che includono:
- Analisi del rischio: Valutazione dettagliata del profilo di rischio e delle criticità specifiche.
- Progettazione su misura: Soluzioni antincendio integrate, conformi alle normative UE e italiane 2024.
- Supporto post-installazione: Manutenzione programmata e formazione del personale.
Non lasciare che un incendio diventi un disastro. Contatta oggi stesso i nostri esperti per una valutazione gratuita e scopri come rendere la tua autorimessa a prova di futuro.
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