Impianti antincendio per gli archivi cartacei:
soluzioni avanzate per la sicurezza dei dati
Con la digitalizzazione dei documenti ormai consolidata come prassi, gli archivi fisici rappresentano una risorsa sempre più preziosa. I documenti cartacei che custodiscono informazioni di valore storico, legale o culturale necessitano di una protezione particolare per garantirne la conservazione nel tempo. Nonostante i progressi della tecnologia, la carta resta insostituibile in molti contesti, specialmente quando si tratta di testimonianze uniche del passato. Preservare questo patrimonio significa anche difenderlo dai rischi, primo fra tutti quello di un incendio.
Gli archivi, spesso costituiti da materiali altamente infiammabili come carta e pellicole, presentano un rischio elevato di incendio. Implementare misure di prevenzione e sistemi di spegnimento adeguati è cruciale per garantire la sicurezza e l’integrità del patrimonio custodito.
Valutazione del rischio incendio negli archivi
La valutazione del rischio incendio è un’analisi tecnica che consente di identificare i pericoli e stimare il livello di rischio associato. Viene condotta sia in fase di progettazione di un archivio sia periodicamente durante la sua operatività. Questo processo è fondamentale per prevenire incendi, ridurre i potenziali danni e garantire la sicurezza di persone e beni.
Nel caso degli archivi fisici, il carico d’incendio è particolarmente elevato. Ciò è dovuto alla predominanza di materiali combustibili come carta, legno e plastica, spesso stipati in grandi quantità in spazi relativamente ristretti. Questa situazione aumenta l’energia potenzialmente liberata in caso di incendio, rendendo indispensabile adottare strategie preventive e sistemi di spegnimento adeguati.
Le normative italiane giocano un ruolo chiave nella valutazione del rischio. Il DM 10 marzo 1998 fornisce criteri generali di sicurezza antincendio per i luoghi di lavoro, mentre il DM 22 febbraio 2006 definisce requisiti specifici per archivi e biblioteche. Il rispetto di queste disposizioni è cruciale per garantire la conformità normativa e l’efficacia delle misure di prevenzione.
Misure di prevenzione
Le misure preventive sono fondamentali per minimizzare i rischi. Tra queste:
- Organizzazione dello spazio: utilizzare scaffalature ignifughe e mantenere una disposizione ordinata dei materiali.
- Controllo ambientale: garantire temperature e umidità ottimali per prevenire il deterioramento dei materiali e ridurre i rischi di combustione spontanea.
- Limitazione delle fonti di ignizione: verificare la conformità degli impianti elettrici e limitare l’utilizzo di apparecchiature non necessarie.
Sistemi di rivelazione incendi
I sistemi di rivelazione incendi sono essenziali per individuare precocemente fumo, calore o fiamme, permettendo interventi tempestivi per contenere i danni. Esistono diverse tipologie di rivelatori, ognuna con caratteristiche specifiche:
- Rivelatori di fumo ad alta sensibilità: Questi dispositivi, come i sistemi ad aspirazione (VESDA), rilevano particelle di combustione minime e sono ideali per ambienti chiusi e sensibili, come gli archivi. La loro capacità di individuare anche fumi impercettibili li rende indispensabili per garantire interventi tempestivi.
- Rivelatori ottici di fumo: Utilizzano la tecnologia a diffusione di luce per rilevare particelle più grandi tipiche degli incendi a combustione lenta. Sono indicati per ambienti con basso rischio di falsi allarmi, come aree con limitata polvere o umidità.
- Rivelatori termici: Questi sensori si attivano al raggiungimento di una certa temperatura o in presenza di un aumento rapido del calore. Sono particolarmente utili in ambienti dove le variazioni di temperatura sono un indicatore più affidabile del rischio d’incendio, ad esempio in spazi con bassa ventilazione.
- Rivelatori di fiamma: Progettati per rilevare radiazioni ultraviolette (UV) o infrarosse (IR) emesse dalle fiamme. Sono adatti per archivi di grandi dimensioni dove un incendio può svilupparsi rapidamente.
Quando scegliere quale rivelatore
La scelta del rivelatore dipende da diversi fattori, tra cui:
- Dimensione e configurazione dell’archivio: In spazi ampi, i rivelatori di fiamma o i sistemi ad aspirazione sono più indicati. In ambienti piccoli, i rivelatori ottici di fumo possono essere sufficienti.
- Tipologia di materiali conservati: Gli archivi contenenti documenti storici o materiali particolarmente preziosi richiedono sistemi ad alta sensibilità per una rilevazione immediata.
- Ambiente operativo: In aree con polvere o variazioni di temperatura frequenti, i rivelatori termici o ottici sono preferibili per evitare falsi allarmi.
Comparazione dei sistemi di spegnimento
La scelta del sistema di spegnimento dipende dalle caratteristiche dell’archivio e dalla natura dei materiali conservati. Ecco una panoramica dei principali sistemi disponibili:
- Sprinkler tradizionali: utilizzano acqua per controllare le fiamme. Sono efficaci ma possono causare danni significativi ai documenti.
- Water mist: impiegano micro-gocce d’acqua per ridurre l’ossigeno disponibile e raffreddare l’incendio. Ideali per limitare i danni rispetto ai sistemi sprinkler tradizionali.
- Gas inerti (argon, azoto): soffocano l’incendio riducendo la concentrazione di ossigeno. Non lasciano residui e sono ideali per materiali di alto valore storico o culturale, ma richiedono ambienti sigillati.
- Gas chimici (FM-200, Novec 1230): interrompono le reazioni chimiche della combustione. Sono puliti e non danneggiano i materiali, ma possono avere costi più elevati.
- Aerosol condensato: interrompe la combustione con particelle fini. Effettivo e a basso impatto sui materiali, ma può lasciare residui sottili.
La selezione del sistema deve tener conto del valore dei documenti, della configurazione dell’archivio e del budget disponibile. Inoltre, normative come il DM 22 febbraio 2006 e il Codice di Prevenzione Incendi (DM 1 settembre 2021) forniscono linee guida specifiche per la progettazione e gestione degli impianti antincendio in archivi e biblioteche. Standard internazionali come la UNI EN 1047-2 offrono ulteriori indicazioni per garantire un livello di protezione ottimale.
Cosa può fare GAMI per te
Proteggere un archivio fisico richiede un approccio integrato che includa misure di prevenzione, sistemi di rivelazione precoce e soluzioni di spegnimento adeguate. Tuttavia, è altrettanto importante disporre di un progetto personalizzato che tenga conto delle specifiche esigenze dell’archivio e delle normative vigenti.
Noi di GAMI vantiamo un’esperienza consolidata nella progettazione e installazione di impianti antincendio su misura per archivi fisici. Affianchiamo i nostri clienti in tutte le fasi, dalla valutazione dei rischi all’implementazione delle soluzioni più avanzate, garantendo la massima protezione per il vostro patrimonio documentale. Per una consulenza tecnica o per ricevere un preventivo dettagliato, non esitate a contattarci!
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